Il percorso della CSDDD

Nella sessione plenaria celebrata il 24 aprile 2024, il Parlamento Europeo ha adottato il testo della Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CSDDD). Questo voto conclude un lungo percorso di quasi 5 anni di dibattiti e negoziati che ha coinvolto 9 commissioni parlamentari, e ha visto presentati oltre 3000 emendamenti.

Il testo approvato si presenta in una versione definitiva per certi versi distante dalla versione della Direttiva che era stata concordata inizialmente tra il Parlamento e il Consiglio dell'Unione Europea a dicembre 2023, nonché rispetto alla proposta originaria presentata dalla Commissione in materia di due diligence e corporate accountability.

Se da un lato appare innegabile il fatto che la portata di questo testo finale sia ridimensionata rispetto all'originario disegno, dall'altro questa adozione rimane un passo fondamentale nel percorso di conseguimento degli obiettivi di sostenibilità dell'Unione Europea.

La CSDDD fornisce infatti un quadro europeo uniforme in materia di dovere di diligenza, delineando un perimetro di azione e un irrinunciabile presidio sul fronte della tutela dell'ambiente e dei diritti umani che era richiesto da un'ampia gamma di portatori di interessi, tra cui gli investitori sostenibili, le imprese e la società civile.

Cosa cambia con l'adozione della CSDDD

La Corporate Sustainability Due Diligence Directive, seppur ridimensionata rispetto all'originario disegno, rappresenta un passo significativo verso il rafforzamento della responsabilità delle imprese, la promozione dei diritti umani e la salvaguardia dell'ambiente, favorendo nel contempo condizioni di parità per le imprese dell'UE.

Secondo quanto previsto dalla direttiva, che entrerà in vigore progressivamente a partire dal 2027, le grandi aziende dell'UE dovranno identificare e agire per correggere eventuali conseguenze negative riconnesse al loro operato cagionate a persone o ambiente lungo le loro catene di approvvigionamento. A rientrare nel campo di applicazione della direttiva, così come è stata approvata, saranno aziende dell'UE che hanno più di 1.000 dipendenti e un fatturato netto mondiale superiore a 450 milioni di euro. Una riduzione notevole rispetto alla soglia che era stata concordata a dicembre 2023 da Parlamento e Consiglio, che prevedevano che fossero coinvolte le grandi imprese UE con più di 500 dipendenti e un fatturato netto mondiale di 150 milioni di euro.

Purtuttavia, la Direttiva costituisce uno strumento di Hard Law tramite il quale i principi di due diligence fanno il loro ingresso tra i principi guida dell'Unione Europea e si presta ad indicare una direzione di sviluppo sostenibile e un modello sul quale continuare a costruire. Inoltre appare innegabile che la CSDDD potrà esercitare effetti indiretti su molte imprese che operano nelle catene del valore, anche quando le stesse non saranno direttamente ricomprese nel suo perimetro di azione amplificandone così la portata. A ciò si aggiunge il positivo portato di una importante opera di armonizzazione rispetto alle discipline dei singoli Stati Membri.

I requisiti contenuti nel testo finale sono chiari, proporzionati e gestibili tali da garantire un perimetro di applicazione certo che potrà essere progressivamente ampliato. L'uso di un approccio basato sul rischio consentirà inoltre alle aziende immediatamente impattate dal provvedimento di misurare i propri sforzi e agire mitigando il rischio di essere chiamate a rispondere delle esternalità negative riconnesse al loro agire. Non dobbiamo dimenticare, inoltre, che molte delle disposizioni presenti nella Direttiva sono già implementate da aziende coinvolte che si muovono da tempo lungo il percorso di valorizzazione di uno sviluppo sostenibile in linea anche con la direzione tracciata dall'Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Una Direttiva ancora in progress

Il percorso di adozione della Direttiva è ora prossimo alle battute finali.

All'indomani dell'adozione ad opera del Parlamento Europeo, il testo definitivo dovrà essere formalmente adottato dal Consiglio Ue a maggio prima di essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale ed entrare in vigore dopo 20 giorni. Da quel momento si aprirà, per gli Stati Membri, il processo di recepimento e attuazione della Corporate Sustainability due diligence Directive a livello nazionale.

Approvata la Corporate Sustainability due diligence Directive