La Direttiva UE 2024 in materia di tutela penale dell’ambiente: nuove figure di reato, sanzioni inasprite e strumenti processuali potenziati

Il tema della tutela ambientale ha sempre avuto primario rilievo nell'ambito dell'attività legislativa e regolamentare dell'Unione. Le precedenti riforme nazionali in tema penale-ambientale trovavano le proprie radici nelle previgenti direttive 2008/99/CE e 2009/123/CE . Il Consiglio ed il Parlamento Europeo, preso atto della parziale inefficacia delle precedenti iniziative, hanno ritenuto di intervenire con una nuova Direttiva che va a prevedere l'obbligo per gli Stati membri di introdurre nuove figure di reato e l'inasprimento del comparto sanzionatorio, anche sul piano accessorio. Di rilievo anche le misure previste in materia processuale penale, volte ad aumentare le capacità investigative sugli eco-reati.

6 maggio 2024 • di Mario Arienti • Avvocato penalista

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Tratto da: IUS Penale